GIORNI VISSUTI

Girando sul Web ho trovato un paio di blog che hanno pubblicato un mio testo, tutto quello che ho prodotto nella mia piccola carriera da autore si trova on-line gratuitamente da anni ormai, ma questa poesia non l’ho mai messa a disposizione perchè ho sempre avuto paura che mi fregassero la partenità (come è successo con tante altre opere).

Adesso che è presente sul mio libro però posso metterla a disposizone di tutti visto che la paternità ormai è legalmente mia, oltretutto le altre poesie che ho trovato in giro l’hanno storpiata in dei punti che mi fanno solo venire il nervoso.

Ecco quindi la poesia di fine settimana “Giorni Vissuti”, finale dello spettacolo da me inventato ” Giorni vissuti”… che fantasia è… La consiglio a tutti i capi animazione, l’effetto sul pubblico è quello che io chiamo “effetto molla”, a fine poesia scatta in automatico la standing ovation… o almeno fino a 5-6 anni fa con me funzionava così.

GIORNI VISSUTI:

Per noi animatori ogni stagione che trascorriamo in villaggio, è unica.

Giorno dopo giorno scriviamo nuove pagine della nostra vita, una vita zingara, senza un futuro ben preciso, una vita al centro dell’attenzione, ma paradossalmente tanto sola.

In ogni stagione che trascorriamo, ci costruiamo un piccolo mondo.

Ci guardiamo intorno per trovare qualcuno a cui confidare i propri segreti,una mano su cui poter contare, un amico che la prossima stagione sicuramente sarà dall’altra parte del mondo.

Fare l’animatore vuol dire anche questo, mettersi in gioco ogni volta, toccare il cielo con un dito, ma poi ripartire sempre da zero, soli e senza sapere mai come andrà a finire.

Essere animatore non è solo una professione è anche un modo di essere, sempre sorridenti da mattina a sera anche quando le cose non vanno nei migliori dei modi, essere pimpanti anche con quattro ore di sonno a notte, far felici gli altri prima di essere felici noi, questo è il nostro scopo, la nostra vita.

Una vita combattuta tra 2 desideri, Quello di stare al centro dell’attenzione 24 ore su 24 e quello di vivere una vita normale, a casa con gli amici a veder invecchiare i propri genitori.

Perché anche questo vuol dire fare l’animatore, pagare il prezzo delle lacrime di una mamma lontana, in cambio di tanti sorrisi regalati a degli sconosciuti.

E tutto questo in cambio di cosa? Scoprire il mondo? Soldi? Successo? Un’avventura in più …

A essere sincero non l’ho ancora capito neanche io.

Il villaggio per me è come una calamita, alcune volte penso di fermarmi, ma alla fine sono sempre qua, con la mia divisa colorata e un sorriso sempre pronto, giorno dopo giorno, anno dopo anno, provando ogni volta emozioni nuove e differenti. Ogni stagione bella o brutta rimane con noi per sempre, questi giorni trascorsi insieme, ridendo, scherzando e perché no, anche piangendo sono i nostri giorni e per tutta la vita ci ricorderemo questi belli, brutti, lunghi, faticosi … Giorni vissuti.

 

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